Cannes 2025: "Dangerous Animals" di Sean Byrne, un terrore sottomarino sulla Croisette

QUINDICINA DEI CINEMA
Talvolta la Quindicina riserva un piccolo spazio di sfogo, riservato al cinema di genere più codificato, che, in mezzo ai seri impegni della Croisette, svolge il suo ruolo di evento adrenalinico. Quest'anno la selezione parallela è stata forte, riesumando una sottocategoria horror solitamente destinata ai saldi, ovvero i film sugli squali assassini, inaugurata con il seminale Lo squalo (1975) di Steven Spielberg.
Da allora, il filone dello exploitation è ampiamente degenerato in un'ondata di variazioni selvagge e nanardesche, vicine alla parodia, da Sharknado (2013-2018) a Sharktopus (2010-2015), passando per Cocaine Shark (2023), Zombie Shark (2015) o Sharkula (2022). Come si rigenera una figura (lo squalo) che è stata strizzata fino all'osso dalla lavatrice? In questo caso, Dangerous Animals , il terzo lungometraggio dell'australiano emergente Sean Byrne, si rivela un'eccellente sorpresa, nel modo in cui rivitalizza il terrore sottomarino.
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Le Monde